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Dichiarazione d'intenti:
Su questo blog verranno esposte le più disparate idee riguardanti tutto quello che ci capita di vedere, leggere, ascoltare e giocare; tutti i pareri sono e restano puramente personali, si è liberi di essere d'accordo o meno, ma sempre nel rispetto delle altrui idee.
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L.A.NOIA

...Nostalgia di Heavy Rain? Lontano da qui! U_U

The beginning

La storia inizia (più o meno) qui. E non è neanche malaccio, dai!

Ugly

Troppo brutto, davvero troppo brutto...

God of thunder

Thor, un po' meno serio di quel che ci si aspettava

Crysis 2

Torna prophet... ma per poco. Poi c'è solo Alkatraz

Archive for giugno 2011

Premesso che non ho potuto apprezzare il primo capitolo della saga per sopravvenuti limiti del mio povero pc, mi sono lanciata su questo secondo titolo in un momento (come me ne capitano ogni tanto) di desiderio di uno spara spara.
E ne sono rimasta piacevolmente sorpresa: in un periodo in cui imperversano gli sparatutto modello "scheggia impazzita" come Brink, in cui l'unico scopo è lanciarsi a testa bassa e spararare a qualunque cosa si muova, Crysis 2 invece ti pone davanti un approccio più strategico, più calcolato, altrimenti muori che nemmeno te ne accorgi ^^' Così la tuta del protagonista, che ti fornisce tutti i dati apprezzabili per qualunque tipo di strategia tu voglia adottare, diventa il tuo miglior compagno di squadra.
La storia è piuttosto semplice: tu sei lo sfortunato marines che, andato a dare manforte a Prophet e compagni contro i Ceph, ti ritrovi in fin di vita dopo che il tuo sottomarino è stato colpito (be', come si dice, chi ben comincia...); Prophet ti salva in extremis, donandoti gentilmente la sua tutina (in comoda versione 2.0), prima di  ATTENZIONE SPOILER!  spararsi un colpo in testa perché infettato dal virus dei Ceph FINE SPOILER.
Quindi il tuo compito è ricongiungerti a Goul, mentre tutti i CELL, oltre che gli alieni (che tuttosommato sono meno rognosi dei militari umani, eh, basta colpirli in testa) cercano di farti la pelle, fino al gran finale (che poi definirlo "gran" è un po' eccessivo). Insomma una corsa contro il tempo per annientare i Ceph tramite l'iniezione di un "virus" che li annienti, creato lì sul momento dalla tua tutina bella.
Graficamente niente da ridire, si muove davvero molto bene, senza scatti o interruzioni, si gioca che è un piacere.
La storia è un po' scontatina, ma almeno non è breve e qualche colpo di scena ce l'ha ^_^
Quanto alla giocabilità... a parte l'essere bello proprio perché mette alla prova sul lato strategico dello sparatutto, purtroppo pecca un po' su qualche lato tipo... tipo: dannata tuta, sei meravigliosa ma più che tutti gli oggetti del creato, santo cielo, non potevi segnalarmi meglio i nemici? Cos'è quel triangolino semitrasparente che mi ha tolto diottrie?!? In rosso no?? T_T alla lunga è stressante e affaticante. Poi le armi diciamocelo, saranno anche un pelo customizzabili, ma sono un po' tutte uguali, inoltre non è che trovi i pezzi in giro, ti tocca proprio cambiare arma.
Poi anche le risorse della tuta sono piuttosto limitate, col fatto che si scarica con niente e ti lascia a piedi nel bel mezzo di una raffica di missili ç_ç
Insomma in fin dei conti Crysis 2 resta il migliore sparatutto in circolazione al momento (oddio, non ho ancora provato Killzone 3, prima o poi lo prendo, così ci provo il fucilino col move XD)

Partito con un hype pazzesco, scampanellato per mesi prima della sua uscita, pompato abbestia dalla critica, dai filmatoni in cui si decantava tutto il lavoraccio che stava dietro alla capture dei volti dei personaggi, alla cura con cui sono stati scelti attori del calibro "pezzi da novanta" che hanno ceduto il loro volto e la loro voce ai personaggi, alla storia "noire" che avrebbe tenuto tutti col fiato sospeso... e invece è uscito un lavoretto mediocre neanche all'altezza della stella della Rockstar games.
Un sintomo di quanto possa essere piaciuto lo notiamo anche dai forum di compravendita di videogiochi, in cui il titolo spopola in decine di topic di vendita, e a ragion veduta: a parte la rigiocabilità molto bassa (chi ha voglia di rifarsi DI NUOVO 20 e passa casi che si conoscono già?!), il tutto io l'ho trovato di una ripetitività mostruosa.
I casi sono al limite dell'interessante, tutti uguali, e si riassumono pressapoco in: ritrovamento del cadavere -> investigazione del luogo del delitto -> interrogatorio -> trova il colpevole.
 Ecco, e proprio l'interrogatorio, che doveva essere il pezzo forte di questo videogioco, alla fine diventa una cavolata: tu infatti dovrai porre domande, poi capire dall'espressione facciale di ognuno se sta dicendo la verità, mentendo (e in questo caso addurre una prova che smentisca la versione del sospettato) o se è il caso di dubitare delle sue parole. E alla fine, dopo magari un inizio tentennevole, ci arrivi subito: se rimane con lo sguardo fisso sta dicendo il vero, se invece lo sguardo ogni tanto slitta di lato è il caso di dubitare, se invece proprio il viso si muove a disagio, capisci che mente. E sono sempre tutti uguali. Visto uno, visti tutti.
E i casi sono decisamente troppo simili, con molta poca azione (che si riduce al "toh, guarda, il sospettato fugge, rincorrilo a piedi o in auto, prestoooo!"); l'azione la trovi nelle chiamate a cui puoi rispondere al volo mentre sei in giro in auto, scorribande a mano armata in cui tu arrivi e poni fine con qualche bella pallottola ben piazzata.
Anche il discorso "sandbox" che ti permette di girare in auto per l'enorme Los angeles, alla fine è noioso, con auto anni '60 che raggiungono velocità massime di 80 km/h XD
Insomma, non ti passa più.
Buono l'apparato di secondarie, se così si può dire, tipo "scova tutte le auto nascoste" o "passa per determinate vie così ti sveliamo i monumenti", per il resto è noia, pura noia. Giuro, non mi sono mai addormentata mentre giocavo, ma con questo sì, e più volte (sintomo che non ero io ad essere stanca, quanto piuttosto il videogioco a conciliare il sonno).
La grafica è curata ma non come ci si aspetta da un titolo che ti ha scannerizzato ogni più piccola ruga del volto umano: molto spesso si ha la sensazione che le teste siano appiccicate al corpo, che si muove appena un po' meglio di quanto non facesse John Marston in Red Dead Redemption (insomma con la grazia di un orso nella selva).
La fine poi è da sotto zero -___-
Abbastanza scontata e neanche tanto carina.
Insomma, alla fine è il solito "fenomeno hype", poi disilluso (se voleva essere una pallida imitazione di heavy rain proprio non ci siamo), che grazie al cielo ho reperito a pochissimo e rivenduto al volo a tantissimo, se non altro quello.

C'erano una volta gli X-Men, anzi, gli albori degli X-men, anni in cui il giovane ereditiero Xavier faceva la conoscenza del rabbioso Erik (in arte Magneto), e si prendeva in sorella la piccola Mistica, ed insieme muovevano i primi passi per raccogliere attorno a sé la nuova razza di mutanti.
Questo film differisce abbastanza dai suoi predecessori, vuoi perché presenta mutanti giovani e freschi, ancora alle prime armi, vuoi per via del carattere più riflessivo dato alla vicenda, ma non per questo è meno apprezzabile, o meno divertente.
Per una storia che può sembrare banalotta, c'è invece una narrazione piena e senza pause, con un crescendo d'azione che rende avvincente tutto il film. Perché si sa già come andrà a finire, in qualche modo, ma è il "come" che stuzzica la curiosità dello spettatore.

Gli effetti speciali in questo sono del tutto nella norma e per questo non eccessivi e non pesanti; gli attori sanno il fatto loro e ci portano mutanti credibili (oddio, io ancora mi chiedo la funzione della tipa-farfallina-trilly ma va be'...) e il rapporto di amicizia che lega Xavier a Magneto è descritto molto bene.
Insomma, un buonissimo film, a mio avviso, con un'ottima regia e una buona scenografia, che non deluderà né i neofiti dell'universo X-men, né gli appassionati.

Ultimamente, ad Hollywood stanno sfornando diversi film tratti dai comics dei super eroi e questo è un bene. Non tutti però sono all'altezza della fama che meritano, vedi per esempio gli scarsi Dare Devil, Elektra e Hulk.
Mi chiedevo da tempo quando avrebbero fatto il film su Thor, il Dio del tuono, ed eccolo qua!
La storia narra la vicende dell'impetuoso Dio del Tuono, esiliato sulla Terra da suo padre Odino, (il padre degli dei di Asgard), a causa di un attacco lanciato contro i giganti di ghiaccio nel loro territorio, nonostante fosse stata stabilita una tregua fra essi e Odino.

Il film è godibile, le battute sono esilaranti e a volte, Thor da umano, subisce disavventure grottesche e comiche,che fanno ridere di gusto, l'interpretazione del gigantesco protagonista non è male, sono tutti bravi, anche Natalie Portman, che fa la scienziata, bravissimo Anthony Hopkins nel ruolo di Odino, la classe non è acqua, come si suol dire; gli effetti speciali sono strabilianti, le scenografie computerizzate, sono favolose, e Asgard è rappresentata degnamente.

La E3 parte con il botto attraverso la conferenza Microsoft, che presenta finalmente qualche giochino interessante legato a kinect.
Francamente devo dire che il kinect mi entusiasma sempre poco: la ritengo a metà tra un'idea riciclata (ce lo ricordiamo che c'era uguale uguale -chiaro, meno tecnologicamente avanzato- anche per la vetusta ps2, sì?) e una trovata interessante anche se non a livello videoludico.
Vedere il tizio giocare ad un war game muovendosi come una scimmia, mimando gesti assurdi parecchio slegati a quello che uno normalmente si aspetterebbe, mi ha decisamente suscitato una gran bella risata. Per il resto... l'ho trovato come al solito poco reattivo - pure in un gioco come il golf! - rispetto ai movimenti reali. Il meglio che ho visto è forse stato Fable - The journey.
Sìssì, la carinitudine era ai massimi livelli, con tanto di standing ovation sul "ti scannerizza full body e ti crea l'avatar uguale uguale! uau!", dance, disney ecc. ecc. però francamente io non mi ci vedrei a muovermi come un orango in giro per il salotto. Mi prendo per scema da sola, dai. (oltre al fatto che voglio vedere gente over 30 che, dopo 8 ore passate in ufficio, non si prende uno strappo alla schiena dopo 1 ora di gioco XD).
Quello che intendo con "kinect the future" invece è una "what if" bella grossa: se invece di starmi ad arrovellare scimmiescamente sui videogiochi si usasse pure a qualcosa di più socialmente utile come, che so, una a caso... case domotiche? Tipo per la gente più o meno invalida, ecco. Quella sì che sarebbe una gran cosa. La tecnologia al servizio degli esseri umani, non del semplice (e sempre più costoso) entertainment. La mia utopia.

Afferrato per pochi euri (nonostante goda ancora di una buona valutazione in giro per i siti più popolari), devo dire che questo sparatutto mi ha piacevolmente stupita *_*
La storia in breve è questa: tu sei un militare che, assieme ad altri, deve andare ad indagare sulla misteriosa isola di Kartoga-12, al largo delle coste sovietiche, dove durante la guerra sono stati condotti esperimenti sull'elemento 99, un nuovo elemento che si trova giusto solo su quell'isoletta, e che nasconde un potenziale energetico fantastico, in grado di essere sfruttato anche per manipolare il tempo. Naturalmente nulla va come dovrebbe, qualcosa esplode e crea un'anomalia, e tu atterri sfortunatamente sull'isola che... non è quella sulla quali dovresti essere, bensì una Kartoga alternativa, dove i russi hanno trionfato (grazie ad un avvenimento spiegato alla fine); ben presto entri in contatto con uno scienziato che ti rende padrone di un guanto in grado di manipolare il tempo, ma non nel senso classico della cosa: infatti ti renderà in grado di "invecchiare" o "ringiovanire" cose e persone.
Questo elemento rende il gameplay più interessante, dato che l'agire su alcuni oggetti renderà l'esplorazione più o meno agevole, e sicuramente l'incenerire nemici invecchiandoli è un'arma in più da poter usare (anche se consuma un sacco XD).
Naturalmente il tutto è condito da strani flashback riportati dal flusso temporale, che spiegano come si è evoluta questa storia alternativa, e da nastri registrati che narrano le vicende degli scienziati o delle famiglie coinvolti nell'isola.
Graficamente è nella media, niente di troppo eccezionale, però se non altro la giocabilità procede fluidamente; inoltre presenta - cosa non da poco per il genere - tre finali diversi, in grado di dare un senso alla rigiocabilità, dato che questo titolo non dura poi tantissimo.
Insomma un titolo senza troppe pretese che però, nel complesso, riesce ad affascinare sia come storia, che come esplorazione, che come difficoltà di scontri, siano essi corpo a corpo che a fuoco.

Come mi accade ormai ciclicamente, dopo qualche mese irrimediabilmente mi prende il desiderio (sarà lo stress? XD) di giocare ad uno sparatutto. Complici anche i noleggi blockbusters, che mi facilitano quantomeno la valutazione dei titoli, questo giro ho preso Homefront.
E il "bello" è che io ogni volta mi aspetto chissà quale storia, e invece questa parte è sempre un contorno, un incipit per giustificare pietosamente il motivo di una carneficina serrata e alla fine con poco senso.
In questo particolare titolo la storia è questa: i coreani del nord danno inizio e portano avanti una spietata invasione mondiale (O_O''''''''''') e pian piano ti conquistano tutta l'asia, e si danno alla conquista della superpotenza USA. Comincia l'invasione e le persone vengono ghettizzate "per il proprio bene" e tu, povero sfortunato pilota, vieni arruolato dalla resistenza per cacciare via i coreani.
Fossi tu lì per pilotare qualcosa almeno... in tutte le ASSAI POCHE ore di gioco - l'ho finito in due pomeriggi, credo sia durato meno di VANQUISH! - ti capita di pilotare solo un elicottero e, al limite, una torretta di un blindato.
Detto questo, vieni catapultato sfigatamente in missioni che quasi sempre vanno male, raffazzonate, e come se non bastasse appena ti becchi tre proiettili o una granata, muori. Si muore con una facilità incredibile, al grido di "il realismo oh yeah!". Divertentissimo proprio.
Ma poi anche se dietro alla scatola c'è scritto "32 ore in multiplayer" hanno scordato il misero "e solo 10 in single player", eh. Ecco, a me 'ste cose fanno un po' girare.
Graficamente è abbastanza curato, soprattutto nelle scenografie, anche se ogni tanto risulta un po' scattoso, mentre il gameplay non è niente di entusiasmante o di troppo diverso: sei quasi sempre accompagnato dai tuoi compagni i quali, anche se tartassati di proiettili, restano in piedi a combattere... ma senza coprirti troppo, eh.
E vogliono sempre passare per primi, col risultato che tu non riesci a procedere decentemente, ad avere una visuale decente e una linea di tiro sicura, insomma, che noia.
Noioso e irripetibile sotto tutti i punti di vista, per non parlare della fine, buttata lì giusto per l'happy ending.